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CASOLE D'ELSA


 

 

La cinta muraria dell'abitato di Casole ha una forma che ricorda quella di una pera, con una estensione dell'asse maggiore di circa 400 metri ed una larghezza di circa 130. Si entrava e si usciva attraverso due porte, che adesso non esistono più; quella sud si chiamava Porta Rivellino, mentre quella a nord prendeva il nome di Porta ai Frati. Il lato della cinta muraria che guarda la Val d'Elsa è ancora caratterizzato da due bei torrioni a pianta semicircolare risalenti al 1481; furono costruiti allo scopo di potenziare le strutture difensive originarie, di cui la Rocca rappresenta la massima espressione. Essa si erge invece dal lato sud della cinta muraria ed è attualmente sede del Comune di Casole.

Di particolare rilievo le due torri e delle arciere ben conservate ai lati del portale.  Molto bello anche il Palazzo Pretorio, la cui facciata è riccamente decorata dagli stemmi familiari dei vari Podestà che durante varie epoche si sono alternati nel governo del borgo.

 

Altri edifici di origine medioevale, più o meno conservati, sono visibili lungo i due lati della via principale che assume il nome, in una parte, di Via Aringhieri, e di Via Casolani nell'altra 

Tra gli edifici religiosi di Casole, il più importante è quello della Collegiata di Santa Maria, del cui nucleo originale, risalente al 1161, restano solo pochi resti, comunque visitabili in una specie di cripta il cui accesso è posto dentro la Chiesa stessa; in una stanza a lato della chiesa è possibile vedere altri resti della primitiva struttura del 1161: 

sono quattro capitelli rinvenuti nel 1948 sotto il pavimento della chiesa stessa durante alcuni lavori di restauro.

Altri interessanti particolari, una porta (lato destro) e delle finestre (lato sinistro) romaniche. Nell'interno, una acquasantiera di marmo bianco risalente, probabilmente, al XV sec. ; un fonte battesimale del 1585; una scultura raffigurante San Giovanni Battista, della fine del XVI sec. Sul lato destro, una probabile opera di G.P.Pisani (Siena, 1574-1637), "Morte di S.Antonio Abate"; segue una pala in terracotta smaltata "l'Adorazione dei Pastori", di probabile epoca fine '400 - primi del '500. Ancora più avanti troviamo la "Madonna con i Santi Domenico e Bernardino", opera questa del A.Ridolfi datata 1856. Interessante la tomba pensile di Tommaso d'Andrea, Vescovo di Pistoia dal 1283 e morto il 30 Luglio 1303, realizzata dallo scultore senese Gano di Fazio (...-1317) nei primi anni del '300; questo monumento funebre fu voluto dalla famiglia, originaria di Casole d'Elsa. Tra le opere scultoree minori, segnaliamo sei angeli portacandele, sicuramente datati attorno al XVII sec. Di fronte a questo monumento ne troviamo un altro, rappresentante Beltramo del Porrina, giurista del trecento, morto nel 1313. Tra gli affreschi segnaliamo una porzione residua di una più grande composizione, rappresentante il "Giudizio Universale", di incerta attribuzione ma sicuramente riconducibile alla Bottega di Simone Martini. Nella cappella sul lato sinistro dell'abside si conservano i resti di altri affreschi rappresentanti "L'Angelo Annunziante" e "La Vergine Annunziata" assieme ad alcuni "Evangelisti"; l'opera, tardogotica, è attribuita ad un maestro dei primi del XV sec.

   

Sopra l'altare maggiore ancora due opere che ricalcano lo stesso tema, appunto "L'Angelo Annunziante" e "La Vergine Annunziata" opere tarde del pittore senese Rutilio Manetti, morto nel 1639.   Nel transetto sinistro della Chiesa, ubicata sulla parete di fondo, "La Madonna in Maestà", voluta da Ranieri del Porrina (morto nel 1317), eletto Vescovo di Cremona per volontà di Bonifacio VIII, e da suo fratello Beltramo Aringhieri (morto nel 1313); l'affresco, di ispirazione bizantina, raffigura i due committenti inginocchiati rispettivamente alla destra ed alla sinistra della Madonna. Concludono questa rapida carrellata "La Conversione di San Matteo", approssimatamente databile ad un autore di scuola bolognese del XVII sec., "L'Immacolata Concezione con i Santi Martino e Giuliano" di Amos Cassioli, morto nel 1891, e una tela raffigurante "Sant'Agostino lava i piedi a Cristo", sempre del Rutilio Manetti. La chiesa ha subito innumerevoli rimaneggiamenti, ultimo dei quali l'abbattimento, avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, della facciata realizzata nella seconda metà dell'800, e che ha permesso di riportare alla luce alcune importanti tracce utili a determinare l'evoluzione architettonica della struttura dalla sua nascita ai nostri tempi. Interessante, nonostante anch'esso abbia subito molte modifiche del suo aspetto originario, un piccolo chiostro tra la Chiesa e la Canonica; quest'ultima è la sede del locale Museo Civico, che si articola in varie sale.

LE DATE DI CASOLE

896 prima menzione della Terra di Casole quando Adalberto marchese di Toscana la dona ad Alboino, Vescovo di Volterra
1186 Arrigo VI conferma la giurisdizione civile di Casole al Vescovo Ildebrando Pannocchieschi
1259 abbandono del Presidio Senese sotto la pressione armata fiorentina
1260 abbandono, dopo la battaglia di Montaperti, del Presidio fiorentino sancito nel Trattato di Castelfiorentino del 25 Novembre dello stesso anno.
1296 fondazione dell'Oratorio di San Tommaso
1312 ribellioni ispirate dal Barone Ranieri del Porrina contro i senesi al passaggio di Arrigo VII
1313 ribellioni ispirate dal Barone Ranieri del Porrina contro i senesi al passaggio di Arrigo VII
1314 trattato di pace tra senese e casolesi (13 Aprile)
1352 nuova sottomissione a Siena
1359 innalzamento della Rocca di Casole da parte dei senesi per tenere sotto controllo nuove ribellioni.
1366 scontro armato tra senesi e la compagnia inglese comandata dall'Augusto
1479 conquista da parte dei fiorentini del borgo di Casole e della stessa Rocca e successiva riconquista dai Senesi
1492 Statuto della Terra di Casole
1553 costruzione di potenti fortificazioni attorno al Borgo per opporre resistenza all'esercito austro-ispanico guidato dal Marchese di Marignano
1554 espugnazione di Casole da parte del Marchese di Marignano e distruzione di gran parte delle mura castellane
1744 scoperta di una tomba etrusca ad ipogeo, ricca di suppellettili, presso la collina di San Niccolo`
Fonti bibliografiche : Repetti, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, Volumi I-VI, Firenze 1846 - Vincenzo Passeri, Il Territorio di Casole - Casole d'Elsa, A.P.T. Siena - Elaborazione : Roberto Fortini 1999

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